mercoledì 17 febbraio 2010

Cacio e pepe alla giudia


Sono stata letteralmente conquistata da una ricetta pubblicata da Fabrizio del blog Artèteca che ho pensato di riproporre in chiave gluten free.. e, che a dirla proprio tutta, non vedevo l'ora di assaggiare!!

Una confezione di spaghetti di mais le veneziane
4 carciofi violetti
2 patate
200 gr parmigiano e pecorino
pepe
aglio
3 cucchiai di panna
olio di semi per frittura

-Tagliare le patate e 2 carciofi a fettine sottili e saltarli in padella a fiamma media con aglio olio sale e pepe fino a cottura.

-Pulire i carciofi restanti e batterli sul piano da lavoro fino a farli aprire a fiore quindi salarli e peparli.

-Mettere i carciofi a friggere nell'olio bollente a fiamma media per circa 20 minuti o fino a completa doratura delle foglie.

-Nel frattempo passare al mixer le patate e i carciofi saltati unendo di tanto in tanto acqua bollente per rendere l'impasto cremoso.

-In una ciotolina miscelare i due formaggi con il pepe e mettere a bollire l'acqua per la pasta.

-A frittura ultimata mettere i carciofi a sgocciolare su carta assorbente.

-A questo punto cuocere gli spaghetti di mais nel seguente modo: i primi 3 minuti rimestandoli continuamente evitando di farli attaccare tra di loro (purtroppo con gli spaghetti di mais capita di frequente) successivamente spegnere il fuoco e coprire la pentola e continuare con questa cottura passiva per circa 5 minuti. Prima di scolarli tenere da parte una ciotolina di acqua di cottura che servira' per fare la cremina con i formaggi. Una volta scolati saltarli in padella con i formaggi l'acqua e la panna fino a rendere il tutto cremoso.

-Servire con una base di crema e patate e con un carciofo alla giudia come guarnizione.

Buon appetito.

lunedì 15 febbraio 2010

Libro 500 ricette per il giorno dopo

Stasera ho acquistato questo libro di cucina che spiega come utilizzare ( da copertina) la piu' diffusa, abbondante e sempre presente materia prima che ci sia: l'avanzo e il suo confratello lo scarto! Il prezzo e' piu' che accettabile 9,90 euro in libreria. Se potete non ve lo lasciate sfuggire oltretutto l'autore e' un collega (che fanatica!!!!) blogger..

Marmellata di arance


Trovo questa ricetta estremamente semplice e ho piacere di pubblicarla per Voi..una sola raccomandazione le arance non devono essere trattate, la buccia deve risultare opaca (nella mia foto sembrano lucide perche' appena lavate e ben spazzolate!)

KG 1200 di arance non trattate
850 gr zucchero

-Sbucciare le arance con il pelapatate avendo cura di non prendere la parte bianca della buccia che potrebbe rendere amara e sgradevole la marmellata.

-Tagliare la buccia ottenuta a listarelle sottili.

-Bollire le listarelle per 5 minuti e scolarle.

-Togliere tutta la pellicina bianca dalle arance e farle a cubettini.

-Scolare le bucce e metterle in un tegame insieme alla polpa delle arance.

-Unire lo zucchero (io ne ho utilizzati 850 gr. ma se la volete meno dolce a occhio mettetene di meno)

-Far sobollire a fiamma medio bassa per 30-45 minuti. Verso la fine della cottura se le arance sono ancora a pezzi grandi passare qui e li' il mixer ad immersione per rendere la marmellata piu' omogenea.

-Versarla ancora bollente nei vasetti in vetro fino a farla uscire (eviteremo che ci possa rimanere dell'aria, quindi con un guanto da cucina prendere il vasetto e avvitare per bene il tappo.
-Girare il barattolo ancora bollente a testa in giu' e lasciarlo cosi' fino al completo raffreddamento.
In genere uso dei vasetti piccoli perche' la marmellata non contiene conservanti per cui una volta aperta va conservata in frigorifero e consumata a breve.La restante ancora sigillata dura anche piu' di un anno...

Buon appetito

domenica 7 febbraio 2010

La scienza in cucina


Questa volta piu' che una ricetta vi consiglio un libro che si puo' trovare in edicola allegato alla rivista Le Scienze ( febbraio 2010 ) per la modica cifra di 11 euro e spiccioli.

Dall'autore Peter Barham: "Come spesso faccio notare, chiunque segua una ricetta scientifica e' come se stesse lavorando ad un esperimento scientifico. I cuochi che imparano dalle loro esperienze nelle ricette e riescono a migliorare le loro abilita', non fanno nulla di meno degli scienziati che lavorano nei loro laboratori".

lunedì 1 febbraio 2010

Risotto salvia gorgonzola e zafferano


Questo week end sono stata in Umbria anche se il tempo e' stato pessimo mi sono confortata con questo risotto che ho avuto modo di gustare in un ristorantino e che prontamente oggi ripropongo sul mio blog...

Riso
gorgonzola
salvia due ciuffetti
zafferano 3 bustine
burro
cipolla
2 dadi da brodo

-In una pentola alta mettere a bollire l'acqua con due dadi da brodo.

-In un tegame basso e largo soffriggere mezza cipolla a fettine con una nocetta di burro.

-Appena la cipolla appassisce mettere circa 400 grammi di riso e far insaporire per un paio di minuti.

-Meettere un paio di mestoli di brodo bollente e cominciare la cottura del riso a fiamma media avendo cura di unire di tanto in tanto un mestolo di brodo.

-Dopo circa 5 minuti di cottuta unire al riso le 3 bustine di zafferano.

-Verso fine cottura unire i rametti di salvia...

-..e circa un etto di gorgonzola (se ne puo' aggiungere ancora a fine cottura per un piatto ancora piu' deciso).

-A cottura ultimata del riso spegnere la fiamma e unire una nocetta di burro e mantecare.

Buon appetito